Ci sono voluti 8 giorni per completare le registrazioni, per un totale di 75 ore di lavoro.
Tempo di gestazione per “Anywhere but Home”: 12 mesi.
“Freedom Supermarket” fu composta subito dopo una triste esperienza sentimentale nel settembre 2009.
Tommaso Mangione scrisse una versione orchestrale di “Freedom Supermarket” basata sulla “electronic version” della canzone apparsa sul sito della band nell’agosto 2010.
Tommaso Selleri lasciò il gruppo pochi giorni prima l’inizio delle registrazioni a causa di divergenze personali; anche se il materiale era già stato registrato, più del 50% delle tastiere (inclusi quasi tutti gli archi e molti synth) della suite “Anywhere but Home” furono corrette in fase di mixaggio grazie all’uso del MIDI e di software per sintetizzazione.
I suoni di tastiera in “Freedom Supermarket” sono esattamente gli stessi utilizzati nella “electronic version” apparsa sul sito della band nell’agosto 2010, ad eccezione dell’assolo di synth.
Anche se i Dropshard suonarono “Freedom Supermarket” e “Images of Mind” nei loro show oltre un anno prima della pubblicazione dell’album, la suite “Anywhere but Home” fu presentata una sola volta al pubblico il 4 settembre 2010, due mesi prima di cominciare le registrazioni. Per ragioni tecniche, la suite fu tagliata dal finale di “Changing Colours” fino alla fine, rimpiazzando il buco con un finale alternativo. Purtroppo non ci sono registrazioni di questo evento.
Tutto il lavoro di percussioni aggiuntive fu registrato in 15 minuti.
Tutti i testi che appaiono all’interno del libretto furono corrette in tempo reale da Tommaso Mangione ed Enrico Scanu durante il mixaggio. Questo fatto ha aiutato a scovare alcuni errori nelle parti vocali che furono prontamente riregistrate.
Il 30% del tempo utilizzato per le registrazioni di batteria fu usato per “Freedom Supermarket”, che occupa soltanto il 15% di tutto l’album.
L’effetto sonoro utilizzato all’inizio di “A New Beginning” è suonato da Alex Stucchi con un suo effetto chiamato “Whale” (balena). Lo stesso effetto fu usato nei primi concerti dei Dropshard durante un’improvvisazione intitolata appunto “Also Whales Grieve” .
Il tecnico del suono Guido Fioravanti fu ammalato per i primi 6 giorni di registrazione.
Sia l’effetto di basso che la batteria all’inizio di “A New Beginning” fino all’ingresso del synth e il flauto al termine di “A Cold Morning” sono stati improvvisati durante le registrazioni.
L’immagine in coperina (un disegno di Pietro Trivelli) si trova appeso nella Dropshard ReHouse, la sala prove personale dei Dropshard. Dopo varie discussioni su cosa sarebbe dovuto apparire in copertina, i Dropshard guardarono il dipinto appeso dietro di loro e decisero che era esattamente ciò che la musica, le parole e le visioni del loro disco cercavano di rappresentare; decisero immediatamente di utilizzare il dipinto per l’artwork finale.
L’idea originale per l’artwork del disco prevedeva di essere incentrato attorno ad un faro, siccome uno dei titoli utilizzati durante la lavorazione era appunto “The Lighthouse” (il faro): nuvole, mare e ovviamente fari apparivano in quasi tutte le pagine del libretto. Quando il titolo fu cambiato in “Anywhere But Home” l’idea fu abbandonata e gli unici fari che appaiono ora nell’artwork sono quello sospeso fra le nuole a pagina 4 (da un’idea di Tommaso Selleri) e uno schizzo della pagina dei ringraziamenti.
Titoli provvisori per l’album: “The Lighthouse”, “A Self-Odyssey”, “Being Complete”. La band cambiò molti dei titoli quasi alla fine della produzione; altri titoli per il brano “Anywhere but Home”: “House of the Crows”, “War of Mirrors”, “In Sun and Dust”; per “Changing Colours”: “The Journey”, “Far Away from All”, “Carried by the Sea” (con questo titolo il treno che si sente passare a metà del brano sarebbe diventato una nave), “The Round Crossroad”.
“Images of Mind” è stata la prima traccia composta per la suite “Anywhere but Home” e l’unica ad essere stata eseguita dal vivo prima delle sessioni di registrazione.
Quasi tutte le composizioni dei Dropshard hanno un “numero di riconoscimento” che identifica il numero del tema composto da Sebastiano Benatti per quel brano. Per esempio, “Images of Mind” è l’improvvisazione n° 227; “Freedom Supermarket”: 285; “Changing Colours” e “A New Beginning”: 281 & 282. “Portrait” era la n° 190, “Awake” la n° 199.
La linea di basso di “A New Beginning”, che si sente al minuto 1:34 è un riferimento ad un brano della band di Rock Progressivo Italiano “Banco del Mutuo Soccorso”: si tratta di “La Conquista della Posizione Eretta” dall’album “Darwin” (1972).
Tutte le scritte che riproducono i nomi “Anywhere but Home” e “Dropshard” nell’artwork dell’album sono state scritte a mano da Rosangela Campagnoli, una delle prime fan della band, che ha creato 8 pagine piene di scritte. Nell’artwork del CD, il nome “Dropshard” appare scritto sempre in maniera differente.
Le prime immagini della copertina del disco mostrano il nome del gruppo e il titolo dell’album in basso a destra; quasi al termine della produzione, la band decise di spostare le scritte sul fianco trasparente della copertina, per evitare di rovinare l’impatto dell’immagine riprodotta.